Assoverde sul “Bonus Verde”: Lettera a Conte

Il verde come “risorsa strategica”, dalla fase di adattamento delle città, in risposta all’emergenza Covid-19, agli obiettivi della “sostenibilità”

In previsione delle prossime determinazioni del Governo sulle detrazioni inerenti gli interventi sul risparmio energetico, la lettera di Assoverde al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, inviata oggi, 8 maggio 2020, riporta l’attenzione sul “Bonus Verde” e sul carattere “strategico” che tale strumento può determinare nei processi di adattamento delle città, in risposta all’emergenza Covid-19 e, più in generale, verso gli obiettivi della “sostenibilità”, innestando virtuose sinergie tra pubblico e privato.

Il rafforzamento di tale strumento assume valenza strategica, infatti, non solo per i privati che potranno usufruirne, ma per le stesse Amministrazioni che, attraverso l’incentivazione e il coordinamento di interventi strutturali di opere a verde, potranno favorire i processi di decarbonizzazione, rinaturalizzazione, ricostruzione degli equilibri eco-sistemici e salvaguardia delle biodiversità all’interno delle città.

Processi che, oggi più che mai, devono trovare spazio nelle progressive fasi di riadattamento delle città determinate dall’emergenza Covid-19 – nel gestire le misure di contingentamento; ridurre la domanda di mobilità e di spostamento; ridurre gli assembramenti; attrezzare le scuole; rispondere alle esigenze (di svago, educative e didattiche) dei bambini e degli adolescenti; così come a quelle della popolazione anziana, quale categoria a maggior rischio, ecc. – per ripensare complessivamente alla struttura urbana, sia negli spazi pubblici che nelle aree private, “velocizzando” il passaggio a un modello di città sostenibile.

Il verde, nelle sue diverse declinazioni –  per connettere  e valorizzare parti di città; come elemento compositivo, in fabbricati, condomini e abitazioni; per arredare e ridisegnare lo spazio pubblico; nell’imprescindibile connessione tra sport e natura; nel determinare il giusto equilibrio tra fruizione e salvaguardia dei territori – costituisce “risorsa strategica” – per riqualificare, salvaguardare, progettare, costruire, arredare, raccordare, integrare – rispetto alle molteplici funzioni ecologiche, ambientali, protettive, igienico-sanitarie, sociali e ricreative, culturali e didattiche, estetiche ed architettoniche che il verde svolge.

In questa direzione si muovono le indicazioni della Commissione europea (COM 236/2019) che introducono il concetto di “città come eco-sistema” e le prime sperimentazioni, anche nel nostro Paese, di “tetti verdi”, “verde verticale”, “bioarchitettura”, nella prospettica di processi più diffusi di “forestazioni urbane”. Sono modelli orientati a sviluppare, nel senso più ampio, una “economia verde”, dove la qualità dell’ambiente assume valore economico, per dare spazio ad investimenti mirati a premiare i livelli di sostenibilità dei processi di produzione.

Accanto all’intervento pubblico, va incentivato quello dei privati, nella valorizzazione dei rilevanti benefici che le opere a verde determinano in termini climatici, ambientali, di regimentazione delle acque reflue e risparmio energetico, oltre ai valori estetici, di arredo e qualificazione degli spazi.

Il verde condominiale attrezzato – soprattutto nella fase di progressivo adattamento delle città all’attuale condizione emergenziale – oltre ai benefici direttamente connessi alle potenzialità del verde (riduzione delle temperature, miglioramento della qualità dell’aria, valorizzazione degli spazi, ecc.), determinerebbe importanti vantaggi, per rispondere alle esigenze di gioco dei più piccoli; rafforzare la rete di vicinato, a sostegno delle famiglie; come luogo di ritrovo degli adolescenti; ma anche degli adulti, in particolare degli anziani, con aree dove sostare, leggere il giornale, fare due chiacchiere in tranquillità.

La realizzazione di giardini pensili, tetti verdi, terrazze attrezzate, dovrebbe tra l’altro rientrare a pieno titolo tra gli interventi volti al risparmio energetico, in ragione delle specifiche funzioni – protettive, impermeabili, di riduzione delle temperature – che il verde svolge.

La realizzazione di giardini pensili, tetti verdi, terrazze attrezzate, dovrebbe tra l’altro rientrare a pieno titolo tra gli interventi volti al risparmio energetico, in ragione delle specifiche funzioni – protettive, impermeabili, di riduzione delle temperature – che il verde svolge.

Con tali premesse, Assoverde chiede al Governo di intervenire sullo strumento del “Bonus Verde” per:

  • equiparare gli interventi di opere a verde, oggi detraibili per il 36%, agli altri interventi che già prevedono una detrazione variabile dal 50% al 65%, per i quali si sta parlando di detrazione del 100%, se non del 110%;

  • portare il massimale di spesa, dagli attuali 5.000 euro, ad almeno 30.000-50.000 euro, affinché si possano realizzare interventi di reale rilevanza rispetto alle finalità sopra indicate;

  • ridurre a 5 anni i tempi di ammortamento di tali spese, in modo da incentivare in maniera diffusa l’uso di tale strumento, in considerazione della rilevanza che ad esso va attribuita.


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