Decreto Legge 17 marzo 2020 “Cura-Italia”

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E’ stato pubblicato in GU, il Decreto Legge denominato “Cura-Italia”, recante le nuove misure a sostegno di famiglie, lavoratori, imprese e sistema sanitario, per contrastare gli effetti sull’economia determinati dall’emergenza coronavirus.

In campo circa 25 miliardi di euro e finanziamenti mobilitati per 350 miliardi di euro. Un secondo decreto arriverà ad aprile, con altri fondi che saranno reperiti grazie alla concertazione con l’Unione Europea.

Stanziati 10 miliardi per il sostegno all’occupazione, la difesa del lavoro e del reddito; 3,5 miliardi per Sanità e Protezione civile; 3 miliardi per la tutela del lavoro autonomo,  a copertura del periodo di inattività; 82 milioni per aiutare le scuole nella didattica a distanza, 42 milioni per la pulizia degli ambienti scolastici alla luce della futura riapertura dei plessi; 1,3 miliardi per il Fondo di integrazione salariale; 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le imprese con un solo dipendente; estensione del congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro, con uno stanziamento da 1,6 miliardi.

Confermato l’ulteriore intervento sui licenziamenti, che verranno congelati. Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia. 

Altre misure riguardano la sospensione delle rate di mutui e prestiti grazie a garanzie pubbliche; la sospensione dei versamenti di tributi e contributi, con un differimento al 31 maggio per le imprese che fatturano fino a 2 milioni, e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e teatri, sport, istruzione, fiere ed eventi)

Viene rifinanziato, ampliato e potenziato il Fondo di garanzia PMI. Sono previsti mutui a tasso zero, di durata fino a 15 anni, per assicurare la ripresa economica e produttiva alle imprese agricole; ulteriori misure sono a sostegno del Made in Italy e dell’internazionalizzazione.

Sanzioni amministrative pecuniarie da 15.000 a 60.000 euro vengono previste per pratiche commerciali sleali – ai sensi della direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019 – per la subordinazione di acquisto di prodotti agroalimentari a certificazioni non obbligatorie riferite al COVID-19 né indicate in accordi di fornitura per la consegna dei prodotti su base regolare antecedenti agli accordi stessi.

Approvato dal Consiglio dei Ministri, il Decreto “Cura-Italia” passa ora alla discussione alla Camera e al Senato.

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