Ateco 81.30: Nuova richiesta congiunta per riprendere le “realizzazioni”

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24 aprile 2020. Una nuova lettera, a firma di Confagricoltura, Assoverde, AIGP, è stata inviata oggi al Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
Lo stesso appello è indirizzato alla Ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e a tutti i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Beni Culturali, dell’Ambiente, delle Autonomie e degli Affari Regionali, oltre che ai Presidenti delle Regioni.

In vista dell’emanazione del prossimo DPCM che, a partire dal 4 maggio, dovrebbe consentire la ripresa di nuove attività, si chiede al Governo di riammettere tutte le attività comprese nel codice Ateco 81.30, anche quelle relative a nuove realizzazioni.
Alla luce dell’Ordinanza della Regione Veneto – che, in luogo delle categorie di cui ai codici Ateco, introduce il riferimento alla classificazione SOA – il testo della lettera fa esplicito riferimento anche alla categoria OS24, per quel che concerne le opere pubbliche di “verde ed arredo urbano”, pur già compresa nella più ampia categoria del codice Ateco 81.30.

Una sospensione ulteriore degli interventi di nuova realizzazione, tenendo conto dell’avanzare dell’estate, diventerebbe fortemente condizionante, incidendo in misura sostanziale sulle capacità di fatturato delle singole aziende, sia nei lavori pubblici che privati”.

Ci si appella nuovamente alle condizioni di ordinaria sicurezza che caratterizzano le attività degli operatori del verde (uso dei DPI, distanziamento, ridotto uso di personale per singola lavorazione, ecc.) e al pieno rispetto delle misure indicate, fino ad oggi, dal Protocollo di Regolamentazione del 14 marzo (cui si sono attenuti gli operatori già dalla prima ripresa, il 14 aprile) nonché di quelle che potranno essere introdotte da nuovi Protocolli.

Un ulteriore elemento di attenzione riguarda l’opportunità di prevedere lo snellimento e la velocizzazione delle procedure di pagamento dei lavori pubblici, soprattutto per le opere già eseguite e contabilizzate.  “La maggiore liquidità aiuterebbe gran parte delle Aziende a sostenere la complessità del momento e ridurre le esigenze di indebitamento per far fronte agli impegni assunti, scongiurando in tal modo altrimenti inevitabili criticità”.

Leggi la lettera a firma congiunta del 24 aprile 2020