Premio Speciale “Parco Majella” al Libro Bianco del Verde 2021

PREMIO DI LETTERATURA NATURALISTICA “PARCO MAJELLA”

Ad Abbateggio (Pescara), in Piazza Madonna del Carmine, lo scorso 23 luglio, si è tenuta la 25esima edizione del Premio nazionale di letteratura naturalistica “Parco Majella”

Al Libro Bianco del Verde, edizione 2021, è stato assegnato il Premio speciale del Presidente del Premio.

I vincitori: Nicola Nurra con l’opera Plasticene (edito da Il Saggiatore-Milano) per la sezione Saggistica edita, Antonio Pascale con l’opera La foglia di fico (Einaudi-Torino) per la sezione Narrativa edita, Vito Tartamella con l’articolo “Nella nuova fattoria” (Focus) per la sezione Giornalismo, Carmine Valentino Mosesso con l’opera La terza geografia per la sezione Poesia edita.

Gli altri riconoscimenti assegnati sono:

  • il Premio speciale della giuria, uno andato a Sandro Locari per l’opera Il leopardo dagli occhi di ghiaccio (Laterza e figli) e uno a Stefano Montello per l’opera Il tempo delle erbacce (Forum Editrice Universitaria Udinese);
  • il Premio speciale Direzione artistica a Laura Donadoni per l’opera Custodi del vino (Slow Food Editore), la Medaglia del Senato a Luigina Mortari, il Premio alla carriera al giornalista Paolo Castignani,
  • il Premio speciale Associazione Alle falde della Majella a Gian Domenico Mazzoccato
  • il Premio speciale Presidente del Premio a Stefania Pisanti e Francesco Maccazzola per l’opera Il libro bianco del verde promosso da Assoverde e Confagricoltura.
  • assegnata anche la Medaglia della Presidenza Senato a Renato Minore, che però non ha partecipato.

La cerimonia, condotta da Antimo Amore, ha visto intermezzi di alto livello culturale, come il recital di Alessia Patregnani che ha letto i brani di alcuni vincitori della prima edizione, del 1998, e quello di Paola Gassman, che ha recitato alcuni brani dal suo monologo “Donna abitata da memoria”, da I Pastori e Consolazione di D’Annunzio e Il Pianto della Madonna di Jacopone da Todi.

Nato per richiamare l’attenzione su opere nelle quali un ritrovato equilibrio tra uomo e natura apre un orizzonte nuovo, capace di valorizzare le nostre radici e indicare un modello culturale forte e denso di sviluppi e approfondimenti, il Premio Majella è divenuto negli anni un punto di riferimento nazionale, capace di richiamare l’attenzione di autori da ogni parte d’Italia. Com’è stato in questa occasione, con la stragrande maggioranza dei finalisti arrivati in Abruzzo per la prima volta: anche per questo, il presidente del Premio e dell’Associazione Alle falde della Majella che lo organizza, Antonio Di Marco, ha richiamato l’attenzione sul fatto che la cultura produca anche attrattività e sviluppo dei territori.

“Dobbiamo riallineare due narrative che negli ultimi due anni sono andate in divergenza, quella sulla sicurezza energetica e quella della transizione energetica, muovendoci cioè da un modello che abbiamo sperimentato per oltre un secolo ad uno più sostenibile”, ha detto Lapo Pistelli, director Public Affairs di Eni, presidente della Giuria di questa 25esima edizione. “Dobbiamo imparare a trattare con cura l’ambiente, ma questo non è un tema riservato ai governi o alle aziende, ha bisogno del consenso delle comunità. Fare transizione significa cambiare in modo abbastanza radicale le nostre abitudini. Questo Premio è importante anche perché obbliga tutti a una riflessione in termini molto accelerati”.

“Avremmo forse dovuto iniziare molto prima a tutelare l’ambiente e posti meravigliosi come quello in cui ci troviamo stasera”, ha rilevato Paola Gassman.

Promosso dall’Associazione “Alle falde della Majella” in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Abbateggio, il Premio nasce nel 1998 con l’intento di sensibilizzare alle tematiche ambientali, promuovendo nel contempo l’intero territorio del Parco nazionale della Maiella.

La giuria, chiamata a esaminare una grande quantità di opere, quest’anno presieduta da Pistelli, è stata composta da Enzo Fimiani (docente universitario), Aurelio Manzi (ricercatore e saggista), Alfredo Mazzoni (docente), Gigliola Edmondo (giornalista), Maria Rosaria La Morgia (giornalista), Antonella Sanvitale (dirigente scolastico), Marzio Maria Cimini (intellettuale e scrittore), Andrea Gialloreto (docente universitario), Marina Ciancetta (scrittrice), Rosaria Chicchirichi Morra (vicepresidente regionale Fai Abruzzo-Molise) e Giuliano Colantonio (scrittore).